FOODPACKAGING PER IL FOODSERVICE
Il consumo di cibo all’epoca della pandemia
A due anni esatti dall’inizio della pandemia di Covid si possono delineare con chiarezza nuovi modelli antropologici di comportamento. Tra tutti, quello chepiù da vicino interessa il nostro settore, è il diverso modo di approcciarsi al consumo di cibo e di conseguenza al suo tipo ditrasporto e conservazione.
Nel delicatissimo momento iniziale della pandemia, quasi senza rendersene conto, ogni settore della ristorazione ha adoperato una modalità di vendita di cibo adottatafino ad allora solo da chi rappresentava nell’immaginario collettivo cibo di scarsa qualità, come ad esempio quello delle grandi catene di fast food. Di necessità virtù, pur di non lasciare morire la propria attività si è pensato di utilizzare food box anche per cibi di alta qualità.
È in questo preciso momento storico che gelaterie, pasticcerie, paninoteche, ristoranti, gdo e importanti marchi di impresa alimentare, hanno spedito il loro cibo a case lontane diventando, in specifici casi, anche produttori di fast food per il consumo del loro cibo fuori dal proprio locale.
Ancora fresche nella memoria di tutti sono le dirette social di grandi chef che trasformavano le loro produzioni pasticcere destinate ai dessert dei loro bellissimi ristornati chiusi, inleccornie che potevano essere spedite fino a casa nostra per addolcire una prima Pasqua di lockdown.
A due anni dall’inizio pandemia tutto questo è ormai consuetudine. Oltre al boom di cibo trasportato e spedito su e giù per l’Italia dentro specialissime confezioni adatte al trasporto difreschi, panettoni,dolci, vini, cioccolatini ecc, anche lo street food ha fatto crescere in maniera esponenziale il settore del food packaging .
L’impossibilità in alcuni momenti del lockdown di consumare pasti all’interno dei locali ha spinto molti ristoratori a voler far riconoscere il loro prodotto anche fuori dal locale, interpellando per questo professionisti del settore. Si è parlato per questo motivo di iconografia alimentare, far mangiare con gli occhi prima ancora che con la bocca, proprio come si fa con un quadro che siamo abituati a riconoscere da lontano. Perchè dunque non rendere inconfondibile il nostro cartoccio di patatine da mangiare in strada al pari di una Monna Lisa? In molti ci sono riusciti, tanto che alcune città ora hanno delineato chiare identità alimentari attraverso marchi che possono essere riconosciuti da un inconfondibile packaging creato e ideato appositamente per loro.
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